Cederà Draghi dinanzi al pressing di Salvini per rimuovere il coprifuoco?

DI LUIGI de CAPOA

Conto alla rovescia per le riaperture del 26 aprile prossimo ma Matteo Salvini ha un nuovo obiettivo: eliminare il coprifuoco fin da subito. Lo ha dichiarato il leader della Lega subito dopo il rinvio a giudizio per il caso Open Arms, ritenendo ingiusto che il Governo Draghi abbia deciso di mantenere il coprifuoco per un altro mese.

Come divulgato dal prossimo 26 aprile si cambia: cominciano le prime riaperture con allentamenti progressivi delle restrizioni. Ma il coprifuoco alle 22 resterà in vigore fino al 30 maggio prossimo.

Decisione che ha scatenato non poche polemiche, considerato che ai ristoranti – se con tavoli all’aperto – viene consentito di riaprire sia a pranzo che a cena.

Ma com’è possibile autorizzare la cena al ristorante e continuare a prevedere un coprifuoco alle 22? C’è chi parla di controsenso, tant’è che nelle ultime ore questa notizia è stata oggetto di diversi meme sui social network.

Salvini promette che darà battaglia pressante per eliminare fin da subito il coprifuoco autorizzando la ripartenza già da lunedì 26 aprile.

Le polemiche, come anticipato, riguardano soprattutto i servizi di ristorazione, in quanto in questo modo si va a gravare sulla possibilità di lavorare anche a cena, poiché comunque si obbliga la cessazione del servizio prima delle 22, così da dare il tempo alle persone di restare a casa.

Settimana importante dunque questa che sta per cominciare, il Consiglio dei Ministri si riunirà per approvare il nuovo Decreto sulle riaperture, ci aspettiamo un incontro rovente in quanto la Lega farà azione pressante affinché la parte che elimina il coprifuoco al 30 maggio venga rivista.

Mario Draghi ha deciso di prendersi “un rischio ragionato” allentando progressivamente le restrizioni ma lo stesso Presidente del Consiglio non sembra essere disposto a cedere su tutto: la resistenza del Ministro Speranza riguardo al mantenere il coprifuoco è molto forte e il Cts ha sconsigliato di rimettere mano al coprifuoco.

Anche Maria Stella Gelmini, ha riconosciuto i rischi dell’eliminazione anticipata del coprifuoco, sottolineando che in questo modo “ci ritroveremo a chiudere di nuovo entro 15 giorni”

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