Dopo giorni di letture poetiche e filosofiche, ho deciso di diventare un “ricercatore di me stesso”. Strano mestiere!
Ogni ricerca può contribuire ad illuminare una piccola parte del mio animo… ma mai riuscirà definitivamente a scoperchiare l’intero mio essere, anche perché non sono un buon ricercatore.
Bussa sempre alla porta del mio cuore una “rivoluzione” che non arriva mai, perché il cambiamento è sempre rinviato a “domani”; intanto il tempo scorre veloce tra risate e malinconie, idee creative e giornate pigre.
Ci sono dei momenti nella vita in cui non si riesce a fare dei ragionamenti logici e coerenti, come in certe notti di tormentati pensieri dialettici, che non sfociano a nulla.
Vorrei sempre cercare di dare delle risposte… e non crearmi altri problemi, ma visto il vissuto, e specialmente il presente con tanti dubbi, contraddizioni, titubanze e conflitti interiori… non sempre vado d’accordo con me stesso. Capite?
Però ci devo convivere con me stesso, e quindi mi conviene essere un po’ indulgente e perdonarmi i difetti, abbandonando la lotta “contro i mulini a vento”, per poter vivere in pace con la mia coscienza. La vita non è un lago piatto, ma presenta molte increspature.
Non sempre sono contento di me stesso ed è proprio questo che mi spinge a migliorarmi, a limare spigolosità e ragionamenti contorti. Come dice chi mi conosce bene (mia moglie per prima) con me ci vuole pazienza! Spesso sono simpatico, ma a volte anche insopportabile!
Immagine tratta da Pixabay
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