Distanze

DI SILVANA PINTO

Le distanze si creano quando non c’è un reale interesse.
Quando uno dei due non ha voglia di raccontarsi, di aprirsi, di rendervi partecipe di una gioia, di un dolore, di un ricordo.

Le distanze si creano ovunque, nel cuore, nell’anima e persino in una stanza, quando si è vicini ma irraggiungibili.

Quando ci si guarda poco e ci si sfiora ancor meno, e non dico toccarsi, ma sentirsi, attraversarsi con uno sguardo, non guardare ma vedere tutto ciò che sta intorno tranne un paio di occhi che vorrebbero parlare ma alla fine tacciono ,
assecondando quel maledetto silenzio, quel black out infinito.

Le distanze si creano quando quella voce che vorreste sentire rimane soffocata nella gola, quei baci che cadono in terra come petali di un fiore appassito.

Le distanze si creano in quelle braccia conserte chiuse ai sentimenti, ai sorrisi, alle condivisioni, all’amore, ad un cuore che non sente l’altro battito…

Non sentitevi in colpa, voi avete fatto di tutto per avvicinarvi a quella terra ferma ma la corrente vi respinge, scaraventandovi su un’isola deserta che il mare non tocca, un’ onda che arriva e si ritrae…

Le distanze si creano perché si vogliono innalzare muri, costruire barriere per non farsi scavalcare il cuore.

Ogni distanza ha un nome, non è impalpabile, ma tangibile, così vera che all’inizio fa paura, ma poi ci si abitua e si rimane lì da soli, su quell’isola dove naufraga e tace il cuore…

Immagine tratta dal web

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