È lì, la verticale del nostro tempo

DI MARIAESTER GRAZIANO

Gli antenati hanno la fronte appoggiata sui vetri dei nostri comodini come oblò dall’ aldilà.
Si appannano la vista sui nostri baci. I fiati pieni di Maalox e caffè.
Poi il mattino, alle spalle, ci spinge sul giorno e l’aria per poco manca. Sei residui sono rimasti sugli oblò per ricordare di essere ancora vivi.
Ci si spinge in avanti come sull’Everest. Dimentichiamo, nel frattempo, la domanda dell’infanzia: perché?
Mallory tentò tre volte la scalata dell’Everest e gli chiesero proprio il perché.
“Perché è lì”, rispose semplicemente.
Così è lì, la verticale del nostro tempo e sembra l’unica traiettoria possibile per raggiungere un cielo vicino ai nostri oblò

Immagine tratta da Pixabay

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