Ecco perché, per non scontentare nessuno, sarà un lockdown nazionale

DI GERARDO D’AMICO

I 21 parametri stabiliti dall’Istituto Superiore di Sanità per monitorare l’andamento della pandemia in Italia dovevano servire ad interventi rapidi e chirurgici, qualora si superassero in una precisa zona del Paese.
I dati a supporto non sono mai stati completi, precisi e soprattutto tempestivi: ma ci sono stati e continuano ad arrivare.
Noi sappiamo quale città e grosso modo persino quale quartiere sia a più alta circolazione virale: bisognava avere il coraggio sin dall’inizio di chiudere quelle città o quelle zone.

Ma i sindaci si ribellano, pensano ai negozi del quartiere o della città affianco che faranno più affari, i “governatori” si oppongono, pensano la stessa cosa riferita alla regione limitrofa: anche così si spiega lo stato in cui siamo di nuovo precipitati, e perché la soluzione finale, per non scontentare nessuno, sarà un lockdown nazionale.
Facendo soffrire anche quelle regioni che hanno un indice di trasmissione ancora gestibile o quelle città in cui il virus ha una circolazione bassissima.
Se è vero che il Governo non sembra avere la forza di imporre decisioni, e quando lo fa si attira l’accusa dei pieni poteri, le responsabilità andrebbero individuate a vari livelli, dandogli un padre ed una madre che non sempre hanno la cadenza romana.
P.S. la Francia sono due settimane che attua la quarantena serale per 20 milioni di persone: risultato ottenuto, zero.
Perché è inutile chiudere i ristoranti la sera, se poi la mattina puoi andarci a pranzo. Idem vale per tutti i luoghi dove si incontra la gente.

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità