Errare e perseverare

DI FRANCO FRONZOLI

“Errare humanum est perseverare autem diabolicum”.

Certo, come dicevano i latini: sbagliare è umano, perseverare diabolico è, ciò non fa una piega.

Poi c’è l’arte di sbagliare per poi migliorare noi stessi, anche se sbagliare non è proprio un’arte.

Ho sempre pensato e persevero in questo pensiero, che dobbiamo riuscire a convivere con le positività e negatività che la vita “ regala “ .

Dobbiamo soprattutto saper accettare e metabolizzare ogni evento sia esso ansiogeno oppure rallegrante.

Con un senso di colpa si può convivere in eterno, soprattutto con quelli che inficiano l’amore, un trauma affettivo, un errore che avremmo non dovuto fare e che procura disagio, ansia, costernazione.

Ma bisogna tornare alla premessa, si può sbagliare, ma in quell’errore non si deve perseverare, anzi, si deve imparare a conviverci per migliorare noi stessi.

“Meglio la vergogna sul viso che una macchia sul cuore”, diceva Miguel De Cervantes.

Un errore di un certo spessore soprattutto che intacca i sentimenti, diversamente da ciò che afferma Cervantes, e mi scuso per aver toccato un mito, porta sia vergogna sul viso che macchia sul cuore.

Non si può e non si deve convivere eternamente con un senso di colpa, bisogna saperlo sopire, anche se ci vuole molto tempo.

Non dobbiamo permettere agli errori ed ai sensi di colpa di rovinarci la vita, nulla deve essere considerato eterno, bisogna sempre lottare anche duramente, per sollevarci e continuare a camminare.

Immagine tratta dal web

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