I miei versi
non han parole suadenti
portano immagini e suoni
a voli alti o radenti
rompon le gabbie ai silenzi
di solitudini strane
danno le ali a quel mondo
a spigoli del passato.
Non hanno folle d’incasso
né titoli sui giornali
vivono in bottiglie d’aria
san di momenti fugaci
baciano rime di brace
pungon la pelle al pensiero
solo a chi ascolta il suo cuore
e in quell’armonia trova pace.
Per chi vive nel canto
di una malinconia
la tristezza e la gioia
d’ogni asserto che arriva
perché questo è l’invito
di quel tempo a cui dare
risposta a mille domande
a quella vita più amara
Immagine tratta da Pixabay
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