Fermiamo il degrado ambientale

DI RICCARDO ANCILLOTTI

Chi non ha vissuto negli ultimi decenni i fenomeni alluvionali che hanno interessato la nostra regione e non solo?
Chi, allora, non vuole condividere, il fatto che devono essere intraprese su larga scala azioni per la reale salvaguardia del territorio?

Eppure le tecniche da mettere in atto sono in primo luogo accorgimenti del tipo:
– Mantenere “giovane e flessibile” la vegetazione spondale dei nostri corsi d’acqua. Con periodici tagli di selezione per eliminare la vegetazione in alveo la quale impedisce il regolare deflusso delle acque.

– Effettuare una periodica e corretta manutenzione delle aree boscate e di quelle marginali, incolte ed invase da vegetazione spontanea.

– Osservare il territorio e intercettare i fenomeni di ruscellamento incontrollati per la mancanza od insufficiente regimazione idraulica.

– Nei luoghi collinari e montuosi gestire e regimare il modo corretto le acque che transitano soprattutto su strade e sentieri.

– Ridurre il più possibile l’impermeabilizzazione dei suoli, creando e mantenendo spazi verdi, diffondendo l’impiego della vegetazione nella sistemazione territoriale ed evitare colate cementizie prive di qualsiasi logica ambientale.

– Evitare la copertura di fossi e torrenti

Fermare il degrado ambientale dovrebbe essere interesse di tutti, non continuiamo a rimandare.

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