Il bisogno di compiacere

DI PINA COLITTA

Una riflessione oggi sul bisogno, quel bisogno, sentito da molte persone, di dover necessariamente compiacere…
Non è facile dire alla gente quello che vuol sentirsi dire.

Non c’è nulla che possa essere detto per rendere speciale gli altri.
Essere piacevole non ci rende simpatici e ben voluti o addirittura unici.
Nella realtà dei fatti si rimane solo piacevoli.

Non è da escludere che questo atteggiamento potrebbe aiutare nel raggiungimento di una
qualche ambizione personale.
Ma è davvero questo l’obiettivo?

Bisognerebbe invece essere onesti con sé stessi per incamminarsi in un percorso più autentico e soddisfacente proprio per se stessi.
Intanto, con il dire sempre ciò che si pensa. Affermare e sostenere la verità.

“L’uomo è così inclinato alla lode, che anche in quelle cose dove egli non ha mai né cercato né curato di esser lodevole, e ch’egli stima di nessun pregio, ancora in queste l’esser lodato lo compiace. Anzi spesso lo indurrà a cercar di rialzare presso se stesso il pregio e l’opinione di quella tal cosa minima nella quale è stato lodato; e a persuadersi che essa, o l’essere lodevole in essa, non sia del tutto minimo nell’opinione altrui.”
Giacomo Leopardi, Zibaldone,

Essere senza lode e senza infamia non è un reato, ma forse solo la strada per incontrare l’insuccesso.
Non è un’affermazione folle “Incontrare l’insuccesso”!
Significa, invece accettare gli insuccessi, assumersi i rischi per ottenere quello che si vuol fare.

Ciò si ascrive alla volontà di essere una persona senza censure, unica e speciale.
Non bisogna mai lasciare che la possibilità del fallimento possa impedire di ottenere quello che si vuole.

Bisogna accettare il fallimento, anche se arriva presto, anche se è frequente.
Bisognerebbe imparare dagli errori in modo che nel corso del tempo ci si possa avvicinare sempre più a ciò che si desidera.

Ogni fallimento porta sempre a un passo più vicino dal successo.
Il fallimento è infinitamente meglio della passività.

“Il fallimento è sempre il risultato di qualcosa che si oppone dentro di me, per seguire la strada che ho deciso di intraprendere, di percorrere, con un “forse” sempre dietro l’angolo.

Forse era la nostra strada, la nostra via … Comunque vada la nostra vita, siamo sempre pronte ad accusarci, non ci andiamo mai bene “.
da “in odorato di Santità” di Pina Colitta

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