E poi accorgermi
che il tempo è passato
coi suoi silenzi densi
e le voci che mi hanno chiamata al mondo.
Che in quei silenzi
incommensurabili
Il vento sussurra voci, riallacciandomi alle radici primigenie.
Ai miei campi di grano
al mare avito profondo e cristallino
Ai nordici maestosi monti
E ai boschi ombrosi
e solitari
Alla vita e al suo senso.
E in esso avverto
un soffio un sogno un alito d’amore che mi riannoda a Dio.
Il resto è nulla
È un dolce eterno battito
Il momento della verità
Immagine tratta dal web
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