La famiglia di Greta era RASSEGNATA.. lei
non avrebbe poi potuto adattare un
termine più idoneo…
Suo padre era
rassegnato per via delle sue scelte errate e
trovava ogni giorno un palliativo per
mandare avanti la baracca, sua madre era
in uno stato di “accondiscendenza
matrimoniale” fu il termine che maturò
Greta quando diventò donna.
Con sua sorella e fratello, lei era la sorella
mediana, non aveva nulla in comune né
con una né con l’altro.
Viveva nella sua mente magica e
straripante di pensieri di ogni forma, di
sogni su posti che non avrebbe visto mai e
su una vita che non immaginava come
sarebbe stata…
Sognava di poter vivere per
sempre come fanno streghe e vampire!
Molte volte si soffermava a pensare che se
voluto vendicarsi della compagna di scuola
elementare, nonché figlia di una
prostituta, che in classe si divertiva a
picchiarla e Greta restò succube per quei
cinque anni orribili e mortificanti, ma, non
aveva purtroppo quelle facoltà.
L’arrivo della scuola media fu di lenta
evoluzione in lei e con se stessa…
certamente restava quella “diversa” che le
altre guardavano con aria altezzosa e
disturbante, tutte così emancipate e
mentre loro sfoggiavano vestiti e scarpe di
marca costose, Greta stava scoprendo il
fantastico mondo della musica Metal e
Rock , scoprì il suo primo gruppo che
sentiva calzarle a pennello… gli HANTRAX!
Ascoltava le cassette a nastro nel suo
walkman e a scuola ad occhi aperti li
ascoltava nella mente e sognava seduta
nel suo banco ..e .. “Greta!! Greta!!!!“
l’insegnante la richiamò alla realtà “ hai
studiato? Interrogata!’’
Lo aveva fatto ed anche bene, ma quegli
sguardi addosso, quei bisbigli che
offendevano il suo modo di vestire , il suo
modo di essere, anzi, di non essere, la
bloccavano nel cuore, non riusciva a mostrarsi e ad esporre tutto ciò che sapeva. Così,
.. chinava la testa e si risedeva…
Immagine tratta dal web
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