percorso di formazione che passa per gli ascolti dei Beatles, Santana, Deep Purple. Così come per i grandi cantautori italiani che lo hanno sempre ispirato. Una musica – quella del Nostro – nella quale confluiscono svariate contaminazioni, dal rock al beat, pur mantenendo uno stile melodico originale e riconoscibilissimo. Improntato alla goliardia, al nonsense, all’ironia più dissacrante.
Nel tempo, partecipa anche trionfalmente a prestigiosi concorsi canori e si susseguono i passaggi radiofonici e le apparizioni in tivù. Fa parte di diversi gruppi come i Cockroaches, gli Hiades, i Sempre Nomadi, i Beatless. Fino a fondare la band Gibo & Evergreen nel 2005. Un sodalizio che durerà per cinque anni, quando inizierà l’avventura solista con brani di propria composizione. Nel 2007 pubblica il singolo Baby e nel 2009 Goccia di mare, scelto come sigla finale della trasmissione televisiva Stasera tocca a te. Escono via via Mi dispiace saperlo, L’alba è chiara, Se la mente non c’è, Quando il cuore non c’è, Rose nel cielo, L’uomo di Pisa. Tutte tracce che hanno contribuito a fargli raggiungere oltre 300.000 visualizzazioni su Spotify. Brioso, scanzonato, irriverente, Gibo torna alla ribalta con Era il tempo delle mele. In fondo in fondo “una presa per il… blues”.
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