La linea dell’orizzonte ed il traguardo

DI GIOVANNI DE LUCIA

Tiro su il fiato, è stata una corsa incredibile, tanto da non crederci neanche io. Solo il gusto di arrivare, non primo e neanche secondo. Non ho mai ambito al podio, ho corso per gustarmi la linea dell’orizzonte, non avendo mai a portata di mano il traguardo.

Sempre oltre, sempre rincorrendo il respiro della vita. Ho attraversato campi di favole dal profumo di lavanda, ho mangiato su tavoli di legno di rosa. Ricordo il fontanile di pietra serena, dove ho incontrato gli occhi del cielo e la sue labbra di pesca.

A lei che lavava grandi teli bianchi ho chiesto un sorriso e con esso ho ricevuto la sindone del suo sogno. L’ho portata legata al polso su tutte le strade che ho percorso. Ho riso come solo un vecchio può fare, c’è allegria nell’attraversare i ricordi tra le rughe dei una vita.

Ho provato lo stupore nelle mani di bimbi e nei loro capelli arruffati dai giochi. Credo che ognuno ha il suo cammino di Santiago ed il mio porta al mare. Voglio affidare a lui quel che resta, è il più grande contenitore di poesia, l’acqua ha una sua memoria ed io forse potrò incontrare me stesso.

Ma ora è giusto che tiri un pò il fiato, voglio godere di questa linea di elicriso e del canto del vento mentre accarezza una macchia di mirto.

Foto da Pinterest

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