L’elogio della pazienza

DI FRANCO FRONZOLI

La pazienza.

E’ una “Virtù eroica “, la definiva Giacomo Leopardi.

Niente di più vero, soprattutto nei nostri tempi, dove correre è diventato indispensabile, esclusivo, vitale.

Correre per arrivare, correre per guadagnare, correre nel nulla e per il nulla.

Correre senza guardare, lasciare passare le cose più belle,  più gratificanti.

Correre è velocizzare il pensiero, non contemplare la sosta, la pausa, la riflessione.

C’è chi vive più per se che per altri, sempre velocemente, senza avere il tempo di studiare chi sta davanti, senza guardarlo negli occhi, senza ascoltare.

Una vita sacrificata alla fretta, non vissuta, dedicata alla inconsistenza più che alla consistenza.

Veloci in tutto, anche fuggire dalle proprie responsabilità, dalle cose più importanti.

Si corre così tanto che non si riescono, quasi, a fermare i grandi sogni, le aspirazioni, gli amori più importanti.

La pazienza può essere considerata, un antidoto contro il futile , “ una goccia che scava la pietra “ , come diceva il grande immenso Gandhi.

La pazienza, sia ben chiaro, non è rassegnazione, resa, ipocrisia,  bensì è luce, ottimismo della ragione, è un rafforzamento delle relazioni , dei legami,  una amicizia
rafforzata ; non è un attimo fuggente.

È fondamentale oggi, tempo in cui va di moda il
“ tutto e subito “ , “ usa e getta “ , dedicarsi alla riflessione alla ponderatezza.

La pazienza è un allungamento del tempo, un “ fermo lancette “ per recuperare fiato, per sgombrare la nebbia dal cervello.

Anche il cuore è paziente, lento , pacato e preoccupa quando corre.

Perdonate questa mia affermazione : io sono paziente. Non lo sono stato sempre, purtroppo.

Siate pazienti,  guardate cosa vi gira intorno, recuperate i migliori sogni, i migliori libri,  le più belle canzoni, i più fantastici colori.

La vita è breve.

Non si lasci passare il tempo invano.

Abbiate pazienza!