Libri. ‘Addio all’Irlanda’, il secondo romanzo della trilogia di Ann Moore: da leggere

di Rita Cutugno

AUTORE: ANN MOORE
TITOLO: “ ADDIO ALL’IRLANDA”
EDITORE: SUPERBEAT
“Addio all’Irlanda” è il secondo romanzo della trilogia di Ann Moore. Dopo “Terra perduta” si ha voglia di sapere cosa succederà a Gracelin, giovanissima ma con un vissuto pieno di eventi difficili e dolorosi, costretta a fuggire dall’Irlanda perché ricercata dalla polizia per un’accusa di omicidio, ma innocente. Aiutata dall’amica Julia, si imbarca per l’America con la figlia piccolissima ed è costretta a lasciare il bambino appena nato e che è frutto del suo amore con Morgan, perché non può portarlo, nell’attesa che poi la raggiungerà. È dolorosa la partenza, piena di incognite e Gracelin ha il cuore spezzato, è sola e le hanno detto che Morgan è morto, ma deve partire e sa che in America c’è il fratello Sean che l’aspetta.

Sulla nave incontra il capitano Reinders, persona perbene che cerca di aiutarla e proteggerla, ma il viaggio per mare è difficile per le condizioni dei passeggeri nelle stive. Arrivata a New York, il suo destino si incrocerà con quello di Lily, una donna di colore che sta scappando da un mercante di schiavi.
Gracelin capisce subito che anche in America esistono povertà e degrado, pregiudizi e ingiustizie. Il fratello Sean continua la sua lotta clandestina, ma è molto cambiato e deluso nelle sue aspettative.
Anche in questi luoghi la giovane donna dovrà affrontare difficoltà, dolore e fatica, ma incontrerà anche persone buone che cercheranno di aiutarla. Uno di questi è il capitano Reinders, che l’ama e l’aiuterà sempre.
Il romanzo non è più incentrato sulle vicende dell’Irlanda, lo scenario cambia e ci si trova a New York, una città affollata, piena di emigranti che vivono in condizioni precarie.
Gracelin comprende che l’America non è la terra promessa sognata da tutti, entra in contatto con la chiesa mormone e si impegna nella lotta per l’abolizione della schiavitù.
In lei convivono il rimpianto per l’Irlanda e per le persone care rimaste lì e, dall’altra parte, in nuovo senso di identità che le ha dato l’America.
Molte cose succederanno, grandi difficoltà e dolori, ma Gracelin saprà affrontare tutto con coraggio e troverà sempre la forza per andare avanti.
Sarà costretta a lasciare New York e affrontare nuove sfide.
È un bel libro e, come nel primo, ci si immedesima nel personaggio di Gracelin fino a provare i suoi stessi sentimenti.
Lo stile è pulito, lineare e piacevole. I personaggi risultano ben caratterizzati e le vicende narrate seguono un filo logico che, alla fine del romanzo, rimandano ad un seguito che si ha voglia di leggere. È un libro che consiglio, anzi, consiglio di leggere tutta la trilogia.
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