Titolo: Lessico famigliare
Autore: Natalia Ginzburg
Sono le parole di tutti i giorni, belle o brutte che siano, sono le frasi dette spontaneamente, a rendere familiare qualcuno, a far sì che dopo anni ci si ricordi di una determinata persona che ha significato molto per noi.
“Lessico famigliare” è un romanzo autobiografico della nota scrittrice Natalia Ginzburg, pubblicato da Einaudi nel 1963.
Le vicende della famiglia Levi, ebraica e antifascista tra gli anni ’30 e ’50, si intrecciano con la vita di alcuni nomi noti come Adriano Olivetti e Cesare Pavese. La narrazione delle vicende attraversa l’ascesa di Mussolini, le leggi razziali e la Resistenza.
Leggere “lessico famigliare“ non significa soltanto mettersi a tavola con i Levi, ma se ci pensiamo bene, seduti a quel tavolo, ci siamo noi… ognuno di noi, con i propri fratelli e sorelle, genitori e amici. Ognuno con pregi e difetti, ognuno con la sua storia, con i suoi se e i suoi ma. Ognuno di loro ha lasciato il segno dentro di noi.
A farci da guida in questo viaggio nella memoria familiare sono le parole. Un vocabolario di espressioni banali, dialettali, addirittura inventate, che abbiamo sentito e ripetuto infinite volte, espressioni che magari un tempo ci facevano arrabbiare o storcere il naso, e che ora ci fanno sorridere e commuovere.
Le parole diventano la chiave per aprire un cassetto segreto, dove sono custoditi i legami e gli affetti familiari.
La nostra infanzia, la nostra giovinezza. I ricordi emergono liberi e spontanei, riportando alla luce momenti mai davvero dimenticati.
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