Sì, che siamo eterni!
Ogni nostra esperienza
resta in archivio.
In ogni vita,
mille altre,
in ogni voce
echi di parole lontane.
Trecce
di legami
che riportano all’oggi
l’ieri e il domani.
Gli antenati
respirano in noi.
Sì, che siamo eterni!
Nodi di eternità;
a volte
troppo stretti,
da allentare,
altre
quasi sciolti,
da perdere le scarpe
e il cammino;
sempre
è giusto
riconoscerli
e ringraziarli.
Sono
la nostra sorgente,
e dobbiamo continuare
a stillare
di quell’acqua atavica,
purificandola,
quando necessario,
perché sia limpida
come cristallo.
Beviamo
dalla coppa
dei nostri antenati.
Nei palmi
ogni riga è solco
tracciato dai loro cammini.
Sì, che siamo eterni!
E quando il treno
cesserà la sua corsa,
ognuno presti attenzione
a ciò che lascerà
sul suo vagone.
La tendenza ad afferrare
non è forse dovuta
al timore di aprire la mano
e vedere cosa c’è dentro
da offrire?
Muoviamoci dunque
verso il calar della paura.
Sì, che siamo eterni!
e responsabili
di un’eredità
da perpetuare.
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©®Foto di Massimo Coluzzi
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