‘Non ce n’è coviddi’, il video costa caro alla Chianiello: indagata dalla polizia

DI CLAUDIA ARU

C’è un’Angela Chianiello in ognuno di noi perché Angela Chianiello siamo anche noi.
Abbiamo passato settimane a dire ” non ce n’è coviddi” ironizzando su una frase infelice che grondava ignoranza, superficialità, pochezza.
Abbiamo condiviso, riso, giocato sapendo perfettamente che era sbagliato ma l’abbiamo fatto, tutti.
Adesso che sono venuti fuori i video di lei che balla, canta, crea asssembramenti pericolosi senza mascherina e continua a voler lucrare nonostante una situazione devastante in cui tutto intorno a noi sembra crollare, dimostra, ancora una volta, quanto lei sia sempre la stessa ma siamo noi, forse, ad aver aperto gli occhi.
La leggerezza che tutti noi abbiamo usato ce la dobbiamo ricordare nel futuro e dobbiamo imparare a riconoscere ciò che è giusto alimentare e ciò che deve sciogliersi come neve al sole.
Ora per Angela Chianiello iniziano i problemi seri, quelli veri, fatti di denunce e non so quanta voglia abbia di tornare da Barbara d’Urso o di far sfoggio dei suoi migliaia di follower.
E sapete che vi dico? Che un pò mi dispiace pure per lei, che era una donna semplice, noi lo sapevamo.
I veri coglioni, in tutta questa storia, siamo stati noi.

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