Onirico

DI ROBERTO DE PONTI

 

 

Parole scontate
avanzano furtivamente
in successioni
prive di senso,
brandelli di rumore
lieve, impercettibile
in cigolio di cardini.
Cascate di lacrime
purificatrici,
celebrazione
di rinnovata innocenza,
pizzicano corde di seta,
indecifrabili scintillanti
aurore in suono d’ arpa.
Gli occhi della notte,
assonnati, si chiudono
in nidi vuoti,
dando forma al sogno
dall’ alba accarezzato.

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