Siamo immersi in un cono d’ombra, ossessionati da una luce che rivela quello che veramente siamo, ci nascondiamo tra strati di nebbia, tra angoli ciechi.
La realtà ci fa paura, come la verità ed ecco perché preferiamo la menzogna, la falsità. Camminiamo nascosti nella nostra coscienza, intimoriti ed intimiditi da raggi di luce artificiali.
Usciamo da quel cono d’ombra, il tempo necessario per curare ciò che più ci aggrada, tutto ciò che non deve essere toccato da altri, ma solo dalla mano tremante del nostro egoismo.
Il tempo necessario per illuminare la nostra ingordigia, l’ ipocrisia che vive con noi.
Vogliamo tutto e non otterremo niente, vogliamo affetto e regaliamo indifferenza, scambiamo l’amore per un sussulto del cuore.
È il cono d’ombra, il nostro deleterio rifugio, dove si può lanciare il sasso e nascondere la mano.
Abbiamo soffocato privandolo di ossigeno: il rispetto verso gli altri, abbiamo dimenticato il sapore della felicità, abbiamo paura di alzare il nostro sguardo per rendere migliore il nostro futuro.
I momenti che dovrebbero essere di pace li trasformiamo in sussulto di inimicizia, vogliamo essere tollerati ma non tolleriamo.
Siamo bravi nel voltarci da un’altra parte, quando ci appare la povertà, il dolore, l’ umiliazione, la tolleranza.
Siamo schiavi di noi stessi a nostra insaputa, vogliamo tutto e raccogliamo il niente, siamo schiavi del materialismo, preferiamo un regalo ad una parola di conforto.
Siamo ombre in un creato che dona il bello, il compiuto, i colori, i profumi, i ciclamini e scartiamo le immense risorse che pur ci sono.
Siamo capaci di giudicare e poco inclini ad essere giudicati, a ricevere che a dare.
Siamo ombre
in questo
creato…
Immagine tratta dal web
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