Ricordo

DI LUCIANA IBI

Dal diario….

RICORDO

…. il fulgore di un giorno d’estate su un sentiero sospeso tra cielo e terra, il passo cadenzato di mio padre, la voce inquieta di mia madre…io, tra loro, affrontavo la salita stupita e un po’ sgomenta da tanta selvaggia bellezza.
Lo rivedo nitido quel tempo, ero piccola allora.

Mio padre adeguava il passo al mio e mamma, dietro, ci seguiva con apprensione. Così bella nella gonna pesante, il golfino a righe, ricavato da tanti maglioni scuciti e poi lavorato ai ferri con le sue mani. Tra i capelli un colorato fazzoletto annodato sulla nuca , ai piedi scarpe comode che avevano camminato tanto.

Indossava scarponi e calzoni logori, mio padre e, da bravo alpino, voleva che io sapessi vedere con occhi miei la montagna , che la sapessi apprezzare e temere.

Gli chiesi dov’era il nido della Stella Alpina che teneva tra le pagine di un libro. Rise , con la sua calda risata e, chinatosi mi additò le cime rocciose :” Vedi?- mi disse – Sono là, dove non ti posso portare, crescerai e allora potrai tornare ”
” Con te? ” gli chiesi.

Rispose :” Chissà”- e rivolse a mamma il suo bellissimo sfrontato sorriso- ” Forse allora tu vorrai qualcun’altro accanto – continuò – magari il principe che disegni sempre…sai , quello con i capelli gialli “.
Mamma sbuffò ed io gli risposi :- “Mai ! Io voglio te ”
La sua risata , confusa con quella di mamma, si perse nell’eco e non oltrepassò la prima galleria che avevamo davanti.

Dallo zaino di grezza stoffa, papà tolse una pagnotta e tagliò il formaggio, mamma preparò un sedile tra i sassi.
Si pranzò così, alla buona ,come usava allora.
Papà aprì la borraccia di alluminio e mi versò dell’acqua su una grande foglia, arrotolata come un bicchiere.
Loro due mangiarono in silenzio.

Lui, con lo sguardo perso lontano, seguiva la leggera nebbia che passava correndo tra le altezze, nuvole bianche, dissolte nel calore del giorno…
Lei si allontanò fra i pini…ritornò con un mazzetto di profumati ciclamini.
Io, le palpebre pesanti, le briciole sparse sulle piccole mani, mi lasciai cullare dal fischiettio di mio padre.
Gli rispose, chissà da dove , un richiamo…
( continua)

Nell’immagine Opera del Maestro Giannino Scorzato
” SENGIO ALTO Piccole Dolomiti
grafite su foglio rigato
© copyright disegno Giannino Scorzato
Pubblicazione autorizzata dall’artista che sentitamente ringrazio

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