Scuola. ‘La moral suasion’ sui presidi: “Bocciate solo se indispensabile”

di Sandra Zingaretti

Dunque ecco «La moral suasion sui presidi: “Bocciate solo se indispensabile”» ché la promozione si guadagna venendo a scuola fino al 30 giugno «per recuperare le ore perse».
Ne consegue che:
1. I presidi (che poi sarebbero i Dirigenti Scolastici) possono bocciare, ma lo faranno solo se inevitabile;

2. I consigli di classe da quest’anno non possono bocciare come hanno sempre fatto, tanto loro lo facevano per

divertimento
o per sport;
3. INVALSI, OCSE, PISA e compagnia cantante lamentano l’impreparazione degli studenti che da anni è sempre più difficile bocciare, ma la colpa resta sempre dei docenti;
4. Bisogna recuperare le carenze dello scorso anno, quindi PIA e PAI partoriti appositamente dall’Azzo rientrano nelle ore perse;
5. Le lezioni svolte dall’inizio dell’anno con le scuole aperte; le lezioni immediate in DaD in caso di chiusure o quarantene; le lezioni in presenza al 75% prima e al 50% poi (sempre con il resto in DaD); le lezioni in DDI per gli alunni fragili, sono state tempo perso che va recuperato (sic!);
6. Gli studenti sempre collegati a distanza per le lezioni o per l’alternanza scuola-lavoro (alcuni dalla piazza del paese perché in casa “crashava”, altri in cucina perché non avevano una stanza tutta loro, altri ancora con un tablet prestato dalla scuola) erano ologrammi, quindi devono recuperare le ore perse per la loro evanescenza ologrammatica.
Non fa una piega.

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