- Non pubblicare foto di altri senza il loro esplicito permesso. Non a tutti piace essere fotografati, ancor meno essere piazzati ovunque senza il proprio consenso. Chiedere prima di pubblicare non costa nulla ed evita spiacevoli discussioni con amici e parenti.
- Non usare i social quando sei arrabbiato. Questa raccomandazione ha una duplice motivazione: mentre da una parte usare i social come valvola di sfogo potrebbe rivelarsi controproducente se nel fiume della nostra rabbia iniziamo a prendercela con qualcuno, ferendo i suoi sentimenti, dall’altra parte, perché comunicare al mondo intero le nostre frustrazioni permettendo a sconosciuti di invadere il nostro spazio più intimo? D’altronde, s’è sempre detto che i panni sporchi si lavano in famiglia.
- Non postare impulsivamente. La ragione non differisce di molto da quella utilizzata per la regola precedente: i social ci rendono protagonisti dello “spettacolo” a cui assistono i più disparati spettatori, per cui bisognerebbe fare attenzione alle foto o ai post che pubblichiamo e se possono ledere la nostra immagine nell’ambito professionale o privato.
- Non confondere la vita virtuale con quella reale. Parlare con qualcuno attraverso i social network, lo sappiamo, non è la stessa cosa che parlargli di persona. La prima cosa che siamo abituati a fare quando parliamo con qualcuno è cercare un contatto visivo, intento del tutto irrealizzabile quando a dividerci è uno schermo che può fare da barriera emotiva e farci sentire protetti, ma allo stesso tempo può diventare uno scudo che spesso ha il potere di darci una forza effimera, usata impropriamente.
- Presta attenzione a quanto incidono i social nella tua vita. Siamo consapevoli dell’influenza dei social sul nostro umore? Ci rendiamo conto quando ne stiamo abusando? Siamo diversi quando li abbiamo sotto controllo rispetto a quando ne siamo privi? Sono tutte domande che dovremmo porci e a cui dovremmo dare risposta per capire se facciamo un uso consapevole dei social o se questi ci stanno risucchiando senza pietà.
- Non condividere troppe informazioni. Già sentita questa? Perché in effetti è forse il punto che maggiormente ci spinge in errore nell’utilizzo dei social. L’Oversharing, tradotto all’italica maniera “sovraccondivisione” è una delle cause di litigio più frequenti con il partner o con i famigliari: condividere dettagli della nostra vita privata è un atto che coinvolge altre persone che fanno parte della nostra sfera affettiva. Ciò rende, non solo noi stessi vulnerabili, ma colpisce trasversalmente l’incolumità emotiva di chi ci sta accanto.
- Attenzione a non demonizzare i social network. Sì magari passare troppo tempo con la testa china sullo smartphone non è tra le attività più salutari, ma vivere il contatto virtuale con ansia e paura non è la risposta. Come in tutte le cose in medio stat virtus: la moderazione è la chiave di tutto.
- Non mentire. Sempre per quel famoso schermo che diventa scudo, sui social è facilissimo decantare gesta di cui non siamo mai stati autori o photoshopparci in posti in cui non siamo mai stati. Perché? Per sfuggire a qualcuno, per sentirci migliori, per darci un tono. Tutti i nodi, però, vengono al pettine e, se nella vita reale riusciamo a scamparla, ricordiamoci che i social sono pettini con denti molto stretti.
- Non anticipare notizie importanti. Un nuovo lavoro, una gravidanza, un matrimonio, un trasloco. Perché comunicarlo di getto attraverso i social? Sarebbe bene avvisare prima i nostri cari, di persona o telefonicamente, in modo da riservare loro un trattamento diverso da quello che offriamo ai centinaia, se non migliaia, di contatti che abbiamo nella sfera social
- DA IONOCICASCO.IT
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