Sogni di carta, Carlo Alessio Cozzolino

DI ELISABETTA FIORITTI

Sogni di carta
Carlo Alessio Cozzolino
Collana Aurora a cura di Bruno Mohorovich
Bertoni Editore

C’è tanto amore, in queste poesie, tanto giovane dolore e silenzio. Ma è una solitudine poetica, un bisogno di astrarsi dalle cose materiali, di tutti i giorni, al tempo stesso trasfigurandole. La roccia, le nuvole, il mare sempre presente, la sua forza silenziosa e fortemente evocativa, forse ammantata di nostalgia per una terra particolare e unica dove il poeta ha le sue radici, la Sardegna.

La Natura è protagonista indiscussa di questi versi, a tratti morbidi e musicali, a tratti duri e disperati, come il dolore che raccontano. Il mondo di Carlo è un universo pieno, a tutto tondo, ha il profumo della brezza, la luminosità delle stelle, il buio denso della notte. Il silenzio, ricco di echi e di evocazioni.

È il mondo di un uomo nato poeta, che vive ogni cosa con sensibilità e intensità. Che traduce in versi la vita, le gioie e le delusioni che l’attraversano, le aspettative, il mistero insondabile che l’accompagna. I sogni di carta, come recita il titolo.

Come in Rinascita:
Spossato/Tremante/Sognante /vago come cieco/in questo oceanico deserto. /Le stelle /non mi indicano più il cammino /e fredda è la notte /attorno a me. /Il silenzio /è il mio unico compagno, /la fede/la mia unica speranza …
.. E sognante rinasco,/e piango/ e rido/
e non so che fare.

Immergersi nella lettura delle poesie di Carlo Alessio Cozzolino è come immergersi nel suo mare, “vertiginoso mare nel quale annegare”, per ritrovarvi i sogni, le luci e le ombre, i ricordi e le nostalgie, le sue giovani passioni. E accorgersi, infine, che sono anche le nostre, in un respiro comune di intensa umanità.
Ne consiglio vivamente la lettura!

Immagine tratta dal web

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