“Tre padri” di Roberta Meo, non solo un romanzo, ma una presa di coscienza

DI CRISTINA BELLONI

Un romanzo a due voci, quella di Lorenzo, un ex terrorista, assassino, che ha pagato il proprio debito con la giustizia con una lunga detenzione, e quella di Marialaura, giovane donna che vede l’esistenza sconvolta da una sorprendente rivelazione.

Due persone lontane, anche geograficamente, diverse, che vivono due differenti tormenti. L’espiazione del delitto con la differenza, magistralmente sviscerata dalla bravissima Roberta Meo, tra pentiti e dissociati.

Per chi ricorda ancora i tristi anni di piombo, sarà come scavare in un passato che ci appartiene, in parte ancora presente. Poi, il dramma di una figlia che si ritrova a perdere due padri ed è chiamata a riavvolgere la vita come un gomitolo di lana, per trovare il bandolo che non sapeva di avere smarrito.

Se avete una certa età, questo romanzo vi resterà nel cuore per sempre, se siete giovani, vi aiuterà a capire molte cose e contribuirà alla vostra crescita emotiva.

Un racconto singolare, intimo, nel quale i sentimenti personali dei protagonisti si intrecciano con la storia recente degli anni bui del nostro paese, del terrorismo e della lotta armata, e del “dopo” vissuto con rimpianto e dolore sia da parte delle vittime che da parte dei fautori di quella malaugurata stagione.

L’autrice costruisce i suoi personaggi con sapienti basi psicologiche e storiche. Li plasma e caratterizza immergendosi nel loro travaglio interiore, nelle contraddizioni e fragilità che accompagnano le loro scelte fatte nel passato o nel presente della vicenda. In questo scritto non vuol esserci un giudizio morale o una presa di posizione politica o sociologica, ma una analisi di stati d’animo, di sentimenti ed emozioni, del profondo malessere che può modellare scelte di vita e decisioni.

Un’altra tematica importante è quella della ricerca. Ricerca, di uno scopo di vita assolutamente effimero, idealizzato, temuto, che forse esiste, che forse non è raggiungibile ma che costringe al cambiamento. Una indagine che induce sia Lorenzo che Marialaura a fare i conti con la propria interiorità, a modificare i confini dei loro orizzonti.

Roberta Meo compone questo libro con un registro di scrittura variegato ed equilibrato, creando situazioni e scenari coerenti e molto ben strutturati.

Un romanzo che si può definire di “presa di coscienza” sia per gli argomenti trattati, sia per i diversi punti di vista elaborati che si sviluppano in un andamento di crescita e di mutamento dei parametri da parte dei protagonisti.

Immagine tratta dal web

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