Troppe urla per nulla…

DI FRANCO FRONZOLI

Alzare la voce è uno dei gesti più imbecilli e deprimenti per un essere umano.

Ancora più cretini sono coloro che ritengono che alzare la voce paghi, che sia il modo migliore per sanare i conflitti.

Ogni vertenza di qualsiasi genere si tratti, deve essere affrontata con pacatezza avendo la sintesi come stella polare.

Si parla troppo, si ragiona poco, si grida a sproposito, si crede che il tono della voce derivi gli squilibri.

Bisognerebbe fare un corso dai monaci buddhisti ed imparare l’arte del silenzio, l’arte dell’ascolto.

In questo paese  ci sono troppi cialtroni che si servono dei media, soprattutto televisivi, per esibirsi in “ sbraiti “ senza capo né coda:   spesso sono incolti che si esibiscono senza ritegno, con voce e una mimica facciale delle più turpi.

Abbiamo anche coloro che vantano lauree, che si mostrano come intellettuali e che scendono nel ridicolo quando si esibiscono in una teatralità urlante.

Siamo costretti a vedere scene dequalificanti per il genere umano, urlatori di professione, che vengono invitati a pagamento, perché il loro sbraitare porta consenso, quindi  forse, sono ancora più discutibili,  coloro che seguono queste oscene esibizioni volgari.

La televisione offre certi programmi, che dovrebbero essere ritenuti offensivi per l’ intelligenza.

Eppure ogni giorno assistiamo a delle demenziali sceneggiate che dovrebbero deprimere ogni cervello pensante.

Bisognerebbe essere rinchiusi in un convento per un lungo periodo per meditare nel silenzio,  il valore della parsimonia delle parole…

Immagine tratta dal web

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