La sedia là in un angolo della stanza,
vuota come un trono senza regina.
Le poche luci che filtrano dalla finestra, giocano con i chiaroscuri dando corpo a fantasmi senza veli.
Sembra tutto così surreale nei tempi della solitudine, menestrelli afoni di canti.
Vecchi ritratti guardano il passare delle ore,
sfiorando i muri con lo sguardo, mentre il ticchettio d’un orologio a pendolo sembra dar loro voce.
La sera cammina tra le stanze, mentre si preparare ad accoglierà la notte,
riposa la vita seduta in un angolo della casa.
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