– A chi è troppo malato per sentire alcunché non sia il proprio dolore.
– A chi ha tanta energia ma non sa essere felice.
– A chi immagina come potrebbe essere felice se solo avesse un po’ di energia.
– A chi è troppo innamorato per accorgersi che oggi è Natale.
– A chi è troppo solo per accorgersi che oggi è Natale.
– A chi è troppo giovane per capire gli inganni della vita.
– A chi è troppo vecchio per interessarsi agli inganni della vita.
– A chi è troppo libero e generoso per pensare che nella vita ci siano solo inganni.
– A chi pensa già a come sarà il Natale dell’aldilà.
– A chi è povero ma la sua dignità lo protegge dalla miseria morale.
– A coloro ai quali la brama di denaro e di potere hanno tolto l’amore della dignità e della bellezza.
– A chi non può gioire se intorno a lui c’è qualcuno che soffre.
– A chi va a dormire alle nove per non accorgersi che oggi è Natale.
– A chi va a dormire alle nove ma ha un dolore che non smette di rodergli il cuore.
– A chi andrà a dormire alle quattro e, ciononostante, non riuscirà a dormire.
– A chi vede morire lentamente delle persone care e non può farci niente.
– A chi muore lentamente e nessuno se ne accorge.
– A chi quest’anno, per la prima volta, vede le luci colorate di Natale e a chi, proprio in questo Natale, smette di vederle.
Antonio Martone, “Natale ad Ellets”, 70×90, olio su tela (collezione privata,)
- Umanità dormiente - 26 Aprile 2024
- Yaris Selvetella, vite mie - 26 Aprile 2024
- I miei versi - 26 Aprile 2024