Urla la poesia

DI MARIA RONCA

Cala la notte
in Afghanistan.
Giovane Donna
rannicchiata nella tua stanza
tra le sinuose gambe
nascondi sotto le vesti
un foglio di carta e una penna.
Viso celato
da velo dorato,
nascondi lacrime amare.
E mentre intingi
il tuo grido di dolore
il foglio s’impregna
di gocce di vita,
sospiri d’amore
speranze, parole mai pronunciate.
Non osi parlare
delle tue pene,
non puoi
significherebbe morte.
Destino crudele
di donna afghana.
E intanto
ogni notte,
rischiando la vita,
urla la poesia:
grida libertà!

 

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