18 Marzo:  prima giornata nazionale in memoria di tutte le vittime del Covid19

di Chiara Farigu

Un anno di pandemia sanitaria. Un anno di crisi economica senza precedenti. Un anno scandito da lockdown e zone cromatiche differenti. Un anno di chiusure e parziali riaperture. Un anno di paure, incertezze e sorrisi spenti.

Un anno di morti dal numero impressionante: oltre centomila. Mai così tanti  in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, evidenzia il quinto Rapporto sui decessi Istat-Iss.

Il 18 Marzo scorso, l’immagine più drammatica che segnerà per sempre il primo e il dopo pandemia: i camion dell’Esercito che trasportano via da Bergamo le bare delle vittime. Immagini che sconvolsero il mondo intero e che ci mise di fronte alla pericolosità di quel mostro invisibile di cui si sapeva poco o niente se non che stava mettendo a dura prova l’esistenza stessa della specie umana.

E’ passato un anno da allora ma la pandemia continua a farla da padrone. Con gli ospedali in affanno, le varianti che impazzano e il numero delle vittime che non accenna a diminuire.

A un anno da quella tragica data si celebra oggi ‘La prima Giornata Nazionale per le vittime del Covid’, in ricordo di chi ha perso la vita e non ha neppure ricevuto l’ultimo saluto dei familiari, come previsto dalle restrizioni anti-contagio messe in atto.

Bandiere a mezz’asta in tutta Italia e visita di Mario Draghi a Bergamo, divenuta suo malgrado città simbolo della provincia più funestata nel corso della prima ondata: ‘Lo Stato c’è e ci sarà. Siamo qui per celebrare il ricordo perché la memoria di ciò che è accaduto nella primavera dello scorso anno non si appanni’, ha detto il premier.

Grazie al comune sentire dei partiti rappresentati in Parlamento– ha sottolineato Giorgio Mulè- sottosegretario alla Difesa e primo firmatario del provvedimento, approvato ieri dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato- l’Italia ricorderà ogni anno chi non ce l’ha fatta. Sarà un giorno simbolico per il Paese che attraverserà i confini del tempo e della memoria’.

‘Uniti ce la faremo’, ribadisce il Capo dello Stato, invitando i cittadini a non demordere, a non smettere mai di sperare, soprattutto adesso che i vaccini sono una realtà e anche l’unica via per riappropriarci delle nostre vite.

Chiara Farigu

Pubblicato da Chiara Farigu

Insegnante in pensione, blogger per passione. Laureata in Scienze dell'Educazione, ama raccontarsi e raccontare l'attualità in tutte le sue sfaccettature. Con un occhio particolarmente attento al mondo della scuola e alle sue problematiche