Ancora e di più,
ti sento adesso
che i passi tuoi di velluto
trapassano lembi di buio
e le tue mani trasparenti
accarezzano la mia maliconia…
E i tuoi occhi riconosco,
sparsi sopra ogni raggio di luna,
nelle quiete sere di settembre,
quando ritornano i ricordi
docili come cuccioli dispersi,
e ascolto il tuo respiro,
che lieve scivola nel vento.
Madre senza tempo,
angelo paziente che mai vola
lontano dalla mia ombra,
ti lasci attorno soltanto
soffici frasi di pace
e azzurri frammenti di cielo.
(foto da “sololibri.net”)
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