DI GIOVANNI DE LUCIA
Sai amor mio, questo è un giorno di tramontana, come quelli in cui le capinere cercano riparo tra l’argento delle fronde degli ulivi
Io per l’ennesima volta faccio girare questo vinile, cercando di riannodare i fili che ci hanno legato, come canapi per una grande vela
Abbracci lunghi ed incroci di dita come ceste a proteggere l’eco di quel che siamo stati, senza finire mai
Mi avevi promesso che saresti stata nella stanza accanto, in modo da poter sentire il tuo profumo.
“Tornerò con occhi di mare, con un sorriso di spuma. Tornerò con risate di bimbi, nel chiasso delle feste di piazza e ti accarezzerò all’ombra delle lucerne”
Io invece ora sono qui, seduto davanti al grande scoglio dove le onde mi chiamano, urlando che con questo tempo è sacro prendere la via del mare.
” Avrò mille nomi, ogni bacio avrà la fragranza dei frutti della tua stagione”
Mille nomi per un milione di notti e giorni come schiocchi di frusta, per questo giogo che mi piega sulla mia stessa solitudine e rabbia.
Indicami quale stella seguire nei giorni di tramontana come questo, dove le capinere cercano riparo tra l’argento delle fronde degli ulivi ed io a scrivere la tua poesia con punta di coltello su un tavolaccio di una ruvida cantina mentre bevo con l’ultimo dio, povero di risposte e parco di domande
Immagine tratta dal web
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