Canto di maggio

DI LUCIANA IBI

Un cielo plumbeo
povero di voli,
Maggio con poco coraggio.
Rorida di pioggia
china il capo una rosa.
Intrufolato tra il verde tappeto
il muschio è una spugna.
Attorno
il suono è monotono,
un ticchettio che induce al sonno.
Perlacea
la pelle
non muta colore.
Lo sguardo
insegue visioni di sole.
Sospira il Cuore
al ricordo del calore,
di colori accesi.

L’Anima
scalpita in prigione,
se la libero mi sfugge.
Sdoppiandosi
mi precede Solitaria.
Selvatica come una piccola Volpe Rossa
lascia boschi di abeti e betulle,
aggira fangose paludi,
controvento
abbandona l’umano Tormento…

Sulla Laguna più bella del mondo
cattura il volo di Gabbiano,
tra le sue piume confonde il rosso.
Librandosi in volo
migra, soffiata dal vento.

Il colore cambia.
Ovunque,
l’intenso Blu dilaga.

All’orizzonte,
miraggio prezioso
tra salati flutti
una terra aspra e dolce emerge…
… profumo di Mirto, Agrumeti, Rosmarino
e
sparsa nell’aria
la rotta è tracciata…

Il mio Sogno ?
L’antico melodioso Canto
scritto sotto pelle dalle Sirene

©® Copyright foto di Luciana Ibi

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