Prende alla gola l’ignoto naufragar delle nostre misere vite.. mentre il sole corrompe la terra dei suoi abbracci, mentre il moto circolare del tempo non dà pace.
Assorto, il mio cuore torna indietro per sentire quel tempo, tempo leggiadro senza pensieri, tempo di pace… di giochi innocenti… mentre l’aria è diventata irrespirabile continuo il mio viaggio, solitaria e non curante, vicina sempre e mai.
Entro, esco come una farfalla che bacia un fiore, fino a che avrò forza di continuare a lottare contro me stessa e il mondo.
©® Copyright foto di Marzia Ortolani
- Umanità dormiente - 26 Aprile 2024
- Yaris Selvetella, vite mie - 26 Aprile 2024
- I miei versi - 26 Aprile 2024