Dimmi se la paura ha il sapore di acqua e luna

DI MARIAESTER GRAZIANO

La luna tuberosa sfarina un’atmosfera itterica
e noi giù a metterci una polpa scura d’occhi
in aggiunta al suo buio.
Un pareggio di notti tra noi,
la confidenza di stelle esaudite e sogni cadenti.
Sulla riva fioriscono piccole conchiglie,
la madreperla sui palmi, l’avorio tra le valve di un recente sorriso.
La perla, sbiancata all’istante dall’onda, è astucciata da bellissime costole asfissiate simili a miniature di Noè .
Ora dimmi se i pesci hanno cinque dita per dire addio,
dieci per arrendersi.
Dimmi se la paura ha il sapore di acqua e luna, di pianto e pipì, di ossa e lische,
di bambini recapitati come messaggi in bottiglia.
59 sono ora con le loro personalissime barchette di legno.
Solo manca l’albero maestro,
l’Orsa Maggiore e la geografia precisa dell’aldilá.
Dimmi se un Dio disoccupato con l’aureola brillante come meduse fluorescenti
ha tolto un po’ di buio intorno a loro come un metodico cucchiaio di mamma.
( Naufragio immigrati Crotone, febbraio 2023)

Immagine tratta dal web

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