Due mesi che porterò sempre nel cuore

DI FIORENZO AMADELLI

Un ritorno agli antichi mestieri e alla natura. È successo che in una giornata di fine Novembre un eccezionale gregge di oltre 1400 capi ha fatto il suo passaggio tra le campagne della Bassa Modenese.

È successo che la sosta degli ovini, intenti a brucare l’autunnale erba verde, ha trasmesso una grande curiosità tra tutta la popolazione.

Splendida la veduta della distesa dall’alto, osservata dai passanti sull’argine del Secchia, favorita dal fatto che la superficie verde, invasa dal migliaio di pecore e due asinelli, costeggiava la barriera del fiume.

È successo anche che un appassionato di fotografia non si sia lasciato sfuggire l’occasione per provare a raccontare questo salto nel passato catturando per oltre due mesi la vita di questo giovane pastore che era l’artefice di questo meraviglioso spettacolo.

A guidare il gregge era Matteo, un ragazzo allegro, buono e disponibile, dalla forte sensibilità e passione per tutti i suoi animali, un ragazzo sempre pronto per una chiacchierata e a scherzare con i bambini.

Una grande amicizia infatti è nata tra il giovane pastore e gli abitanti: nei giorni freddi, molte signore portavano a Matteo un pasto caldo per cena, un pò di vino e un dolce. I bambini passavano vicino a lui per chiedergli di poter toccare il manto delle pecore.

Sono rimasto con lui per oltre due mesi cercando di condividere ogni momento, due mesi tra il fango, sotto la pioggia e la neve, due mesi che mi hanno dato tanto, che mi hanno fatto apprezzare piccole cose che ormai si sono perse, due mesi che porterò per sempre nel mio cuore.

©® Copyright foto di Fiorenzo Amadelli

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