Educazione? Non pervenuta

DI FRANCO FRONZOLI

L’educazione, questa sconosciuta, bistrattata, ignorata, emarginata, reclusa.

Eppure sarebbe importante avere dimestichezza con l’educazione è questione di civiltà, di coscienza ed anche dignità.

Gli insegnanti più attivi dovrebbero essere i genitori, e altro ruolo importante lo dovrebbe svolgere
la scuola.

Da quello che vediamo, leggiamo, osserviamo, è una pura chimera, un fantasma, una illusione.

Ci sono anche i bravi ragazzi, ci mancherebbe altro, ma in numero nettamente inferiore, rispetto a quelli che non lo sono.

In quanti si alzano per lasciare il posto ad una donna, ad un anziano, a qualsiasi persona in difficoltà ? Diciamo quattro su dieci ? Diciamolo pure.

Quanti a scuola si comportano con intolleranza verso gli insegnanti e verso i compagni ? Non pochi.

Quanti genitori saputa la notizia che il figlio/a si è comportato/a in modo ineducato, intervengono per correggerli?

Ci sono genitori, la cronaca lo esplicita, che criticano gli insegnanti per un comportamento sbagliato del figlio/a .

Ed il bullismo, dove lo mettiamo ? È la peggiore dimostrazione di ineducazione, che, per altro, spesso crea notevoli disagi psicologici al bullizzato.

Ma anche gli adulti non scherzano, quando, per esempio non rispondono ad un saluto o si girano dall’altra parte, per non incrociare lo sguardo con qualcuno.

Ecco perché più volte ho detto e ripetuto che i genitori, devono dialogare con i figli, devono trattare diversi argomenti e tra questi l’educazione.

Anche gli insegnanti perché non dedicano qualche ora a quella che una volta si chiamava educazione civica?

L’educazione è fondamentale per una crescita equilibrata, per un rapporto positivo nella società.

Chi non ha educazione ha dei limiti di apprendimento, sono ignoranti allo stato brado, forse, anche se pare un po’ troppo semplicistico.

Sono coloro che avranno un fosco futuro una grave difficoltà, ad inserirsi nella società, una palese difficoltà ad interagire con gli altri.

Immagine tratta dal web