I borghi hanno sempre avuto fascino, quando li si visita, hanno il potere di riportarci indietro nel tempo.
Ad Egro, che è una piccola frazione che fa parte del comune di Cesara, in Piemonte, insieme al pane, si possono prendere anche i libri e le storie da leggere.
Grazie all’intraprendenza di sei amiche che risiedono ad Egro, attraverso questa iniziativa culturale, si unisce il cibo alla lettura per rianimare i locali del piccolo borgo.
Mettere i libri alla portata di tutti, ma non solo: creare una piccola biblioteca nei locali comunali che ora vengono adibiti a spazio in cui il fornaio del comune di Cesara, ogni mattina lascia il pane per gli abitanti di Egro.
Dalla prima metà di Settembre infatti, mentre si va a comperare il pane, si possono anche prendere gratuitamente i libri che una volta letti, si potranno scambiare con altri volumi.
Sei amiche che oltre a nutrire il corpo si sono preoccupate di nutrire anche l’anima degli abitanti del borgo.
Si è creato infatti, oltre alla piccola biblioteca, anche uno spazio di condivisione in cui oltre che a fermarsi a leggere ci si può incontrare per parlare, trascorrere del tempo insieme ed in cui anche i bambini possono giocare, creando e rafforzando legami già esistenti, oppure facendone nascere nuovi.
Non solo ordinare pane quindi, ma uno spazio in cui si possano donare attimi di conversazione e tornare a casa, con un libro che tenga loro compagnia.
Borghi che si spopolano ma che regalano belle sensazioni di tranquilla serenità quotidiana ogni volta in cui ne entriamo in contatto.
Ci lasciamo alle spalle caotiche città piene di nulla, per ritrovare il valore ma anche l’entusiasmo per le piccole cose, proprio come accade ora ad Egro, dove chiunque può disporre di libri e momenti gioviali con i suoi cittadini.
Una magia che scompare, dove invece ci sarebbe tanto bisogno di ritrovarla per ritrovarsi.
Chi vive nei borghi non si è mai perso perché non ha mai dimenticato quanto sia importante la condivisione e l’altruismo per una vita che si possa definire tale.
Egro, con i suoi 70 abitanti, insegna cos’è una comunità, una lezione da non perdere, non contenuta nei libri, ma che passa attraverso loro per giungere a chi la vuole ascoltare.
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