Il possibile e l’impossibile

DI RICCARDO ANCILLOTTI

Quando hai veramente voglia di fare qualcosa, in genere, non ti lamenti mai dei problemi che puoi incontrare durante il percorso. E nemmeno te la prendi con chi avrebbe potuto fare e secondo te non ha fatto.

In quel caso ti metti a testa bassa, studi e cominci ad operare, senza tante divagazioni dialettiche, perdite di tempo, ne altre quisquiglie che ti possano distrarre dallo scopo che ti sei prefissato!

Se questo non succede, è inutile pretendere di tirare fuori il sangue da una rapa. Vuol dire che non sei al posto giusto. Non sortirai nessun risultato positivo. Ti barcamenerai tra il “penserei” ed il “bisognerebbe fare”, ma non farai la cosa giusta. Nella sostanza non farai il possibile!

Questo è quello che può accadere ogni giorno a ciascuno di noi. Consapevolmente, o meno così è, anche se non ci pare! Ma un conto è parlare della vita privata di ognuno, dove se non riparo il cancello oggi potrò sempre farlo domani.

Diversamente è se ho un impegno pubblico che non mi dovrebbe permettere di rimandare a domani ciò che devo fare oggi. Perché ogni cosa che si allontana dall’essere avviata o il metterci mano, si avvicina a passi da gigante verso l’impossibilità di realizzarla.

E’ anche questo un difetto congenito di chi ha troppo tempo pagato a disposizione e pensa di utilizzarlo con troppa parsimonia. Ovvero poca voglia di impegnarsi e fare davvero il proprio dovere!

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