Il profumo dell’amore

DI MARIALUISA VILLA

Oggi ti ho parlato finalmente, amico mio. Erano giorni che avrei voluto farlo, ma non osavo chiamarti, avevo paura di disturbarti, temevo non avessi voglia di parlare con nessuno, ti immaginavo immerso nel tuo dolore composto, seppur condito del tuo ottimismo inespugnabile, desideroso solo di riordinare i tuoi pensieri, di raccapezzarti su quanto è successo.

Da quel giorno, quando la tua compagna di vita è stata male improvvisamente e hanno dovuto portartela via, in ospedale…ricovero e intervento d’urgenza. Quando mi è arrivato quel messaggio sono rimasta sconvolta, non ci potevo credere…

Lei, andava sotto i ferri…un intervento lungo e delicato, di cui non si conosceva l’esito. Sei lunghissime ore ad attendere. E io ti immaginavo lì, fuori dall’ospedale, perché non potevi aspettare dentro, a contare i minuti e pregare che tutto andasse bene…

Fuori, guardando il mare, inseguendo i tuoi pensieri e i tuoi ricordi, quelli di una vita insieme, e a pregare…pregare che tutto andasse per il verso giusto e che i suoi occhi pieni d’amore ti potessero riguardare con la stessa calda carezza. Poi il messaggio, l’intervento è riuscito, un sospiro di sollievo…

 

Ora bisogna lottare, però. Lottare insieme come avete sempre fatto, affrontare la sfida più grande senza arrendersi, anche se sarà difficile. Questa sera ti ho sentito forte, come sempre, tu che l’hai sempre sostenuta in tutti momenti difficili della vostra vita, sei più determinato e potente che mai, anche in questa battaglia, anche se lei piange e teme di non farcela.

La tenerezza mi ha invaso, quando mi hai raccontato che lei si preoccupa che tu mangi sano, ora che lei non è a casa. Dolce, tenera, con il suo immenso amore per te. E il tuo per lei. Un amore meraviglioso e grandissimo, dove uno non puo’ fare a meno dell’altro. È così meraviglioso, anche nella sofferenza, è puro e intoccabile.

E tu, raccontandomi quali saranno i passi che vi attendono per uscire da questo tunnel, dove si intravede la luce, mi dici che sarà un lavoro intenso e laborioso, ma che c’è la farete. E solo per un attimo, quando mi dici “sai, oggi ho pensato a tuo padre, non so perché, e gli ho chiesto di portarle il profumo dei fiori…e quando sono andato da lei l’ho vista un po’ meglio, forse il profumo gli era già arrivato…”, ecco, solo in quel momento la tua voce si è incrinata e, per un attimo, abbiamo pianto insieme.

Ma è stato un attimo, poi ci siamo abbracciati virtualmente, a chilometri di distanza. Ma è stato come fossimo uno nelle braccia dell’altro, con tutto il bene del mondo, con la disperazione nel cuore, come quando, tanti anni fa, io ti abbracciai nel dirti che la mia mamma era malata.

Tu dovevi partire per la Libia, per lavoro, e io, nel salutarti, mi sciolsi in un pianto liberatorio. Tu mi chiesi :” Perché queste lacrime, ora?” E lei, che era lì, che guardava il nostro abbraccio e soffriva con noi, rispose per me :”…per tutto”.

La vita ci riserva tante prove, tanti momenti difficili, tante battaglie. E a volte è davvero difficile rialzarsi e continuare a combattere, ma arrendersi non si può, fino a quando l’amore vive in noi bisogna perseverare, fino all’ultimo respiro.

Immagine tratta dal web

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