Il prossimo governo deve rinnovare ristori, cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti. Senza se e senza ma

di Nicola Fratoianni

Se prima poteva sembrare un’ipotesi, ora sembra molto più chiaro.
Ieri il presidente di Confindustria Carlo Bonomi lo ha detto senza problemi: «il governo si era arroccato su se stesso. Nel nuovo governo vorremmo ascolto, ma vero».
Per poi aggiungere, in merito al blocco dei licenziamenti, che «nei settori che avranno una ripresa diciamo invece dateci la possibilità di liberare».
Non ci si crede. Chiamano libertà il dramma che rappresenta, e che ha rappresentato per tante e tanti, perdere il lavoro nel mezzo di questa terribile pandemia. Davvero senza vergogna.
Anche noi vogliamo essere chiari. Il prossimo governo deve rinnovare ristori, cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti. Senza se e senza ma.
E ci aggiungerei anche l’introduzione del salario minimo, il rinnovo dei contratti e una tassa sulle grandi ricchezze.
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