Il sapore della speranza

DI LUCIANO ZAMPINI

Come fiocchi di cotone scorrevano
si rotolavano come fanciulli sulla sabbia
piccoli piccoli si contavano in quel gioco
uno, due, tre, sette, trenta.

Giorni che crescevano ansiosi di diventar grandi numeri.

Di lasciar l’impronta come mettevan i piedi a terra
nella scia delle comete si distanziavano dal principio
e come luce, tronfi, viaggiavano tra speranza
e la certezza di un arrivo sempre più vicino.

Come perle si infilano a tessere allori
nel fuoco delle vicissitudini, nel vento delle avventure
nell’incredulità che lasciano gli occhi spalancati.
Giorni che batto il tempo

strappano pagine di calendario e poi cadono
nella cesta del passato, fermentano, come un vino d’annata
in quelle botti di rovere bollono nel borbottio di un nuovo arrivo.

È un fiocco di seta il nascituro e porta già il sapore della speranza con sé

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