La colpa delle nostre scelte

DI RICCARDO ANCILLOTTI

 

Le certezze ce l’hanno solo le religioni.
Salvo poi aspettare le conferme nell’altra vita, o nella prossima.

Nel mondo reale invece ci sono le nostre conoscenze, che sono il frutto di millenni di esperienza dell’umana attivita’.
La scienza e’ la prima di tutte.

Ed e’ grazie a lei che siamo riusciti materialmente e moralmente a progredire, anche se ancora utilizziamo poco più del 20 per cento della materia grigia di cui disponiamo!

Sia ben chiaro, le scoperte scientifiche non sono quasi mai finalizzate ad un miglioramento generalizzato dell’umanita’, ma quando alla conoscenza scientifica si aggiunge l’umano modo di vivere, in genere, ci si avvicina abbastanza all’obiettivo teorico.

Come umanita’ abbiamo fatto e disfatto, un po’ di tutto, negli ultimi 150 anni.
Siamo passati dalla scoperta dell’aspirina, a quella della penicillina. Per poi arrivare a vaccini che ci hanno permesso di debellare malattie endemiche come il vaiolo, la difterite, la poliomielite e via via molte altre.

Certo e’ che nel frattempo abbiamo anche scoperto sostanze chimiche micidiali come il DDT, l’Aldrin, il Gammesano ecc.ecc., che da un lato ci hanno permesso di eliminare eserciti di insetti patogeni per le nostre coltivazioni alimeĺntari, garantendo maggiore produttivita’, anche se non e’ affatto servito ad eliminare la fame nel mondo.

Evidentemente l’intelligenza svolge un ruolo non sempre utile per l’uomo in generale, ma per interessi lobbystici di ogni tipo non si fa mancare niente.
Ad esempio, mai dimenticare che vengono messi in commercio pesticidi per i quali servirebbero decenni di sperimentazioni per provare la non cacerogenicita’ del principio attivo.

Eppure tutto questo lo abbiamo provato sulla nostra vita senza battere ciglio.
Prodotti come l’Enovit Metyle, Carbendazin, o Benomyl sono stati usati per decenni nelle coltivazioni protette di fragole ed ortaggi che abbiamo mangiato, non sapendo che rischiavano davvero l’insorgere di tumori.
Oggi che lo sappiamo con certezza, pero’ non ci scandaliziamo più di tanto.

E questa forse e’ la contraddizione che ci portiamo dentro dai tempi in cui Nobel scopri’ la dinamite, anche se poi lui perlomeno decise di donare quanto aveva ricavato dalla propria scoperta per dare un premio annuale a chi si impegna per la pace.

Insomma, come dice Vasco Rossi, erano altri tempi in cui potevamo mangiare anche le fragole, ed io aggiungo che la colpa e’ solo delle nostre scelte!

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