La comunicazione verbale e non nel rapporto di coppia

di Maria Teresa Di Maio (psicologa/psicoterapeuta)

Nella coppia la parte più importante per un rapporto consolidato e duraturo  risiede senza ombra di dubbio nella comunicazione.

Questa permette di comprendere sia azioni che il linguaggio verbale che per risultare funzionali devono poter essere coerenti perché anche il comportamento è comunicazione.

Tutto è comunicazione: le parole e di contro i silenzi, le risate, gli sguardi, le liti e anche la distanza.

Questi continui scambi hanno sempre la doppia valenza: funzionali o patologici.

La prof.ssa Telfner, psicologo della salute, definisce questo scambio come una “danza”, cioè una interazione continua, fatta da reazioni e retroazioni, da aspettative dell’uno e dell’altro.

Quando nasce una coppia le aspettative e le previsioni future sono sempre positive. Ma all’interno di questa relazione, come in ogni tipo di relazione ci sono delle regole che possono anche essere apprese laddove si riesce a prestare attenzione a cosa non va.

Deve esserci sicuramente la ricerca di una complicità interna, esclusiva all’interno dei due che deve essere mantenuta in un equilibrio senza incorrere in un gioco di chi si ritrae e chi cerca invece la relazione.

Bisogna non temere il giudizio dell’altro altrimenti non si crea il nucleo di comprensione e di scambi che regge la coppia. Attivare l’empatia, mettersi nei panni dell’altro ma non sostituirsi al suo pensiero.

Nessuno dei due deve prevaricare l’altro, controllare l’altro o renderlo colpevole di cose che non sono.

Ecco perché è importante esprimere sempre il proprio punto di vista per creare una relazione sana e soprattutto far sì che l’altro comprenda sempre il nostro comportamento per quello che realmente si voleva esprimere senza sospetti.

Gli assiomi della comunicazione (Watzlawick et al., 1967) sono le regole che definiscono lo scambio tra le persone e sono sempre di un’attualità sconvolgente soprattutto in questo periodo di comunicazione via etere:

  • Non è possibile non comunicare: anche il silenzio, il distogliere lo sguardo o il non rispondere sono comunicazioni. Ogni scambio implica un aspetto di contenuto e uno che definisce la relazione tra i vari comunicanti
  • Ogni tipo di comunicazione è insieme sia verbale che non verbale(include la posizione del corpo, i gesti, le espressioni, le inflessioni della voce, il movimento nello spazio ecc)

Come esseri umani abbiamo una grande possibilità che si chiama metacomunicazione, cioè riuscire a esplicitare meglio la nostra comunicazione, parlare di essa come di qualcosa fuori da noi e riuscire a criticare, commentare quello che sta avvenendo.

Capacità poco sfruttata ma una grande risorsa da sviluppare per mantenere sane le nostre relazioni, che siano di coppia o amicali.

*Immagine pixabay

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