La zootecnia non è responsabile dell’aumento di gas nocivi nell’atmosfera

DI RICCARDO ANCILLOTTI

 

Occorre sfatare molti luoghi comuni che considerano solo i gas climalteranti prodotti dagli allevamenti zootecnici i quali influenzerebbero negativamente sul cambiamento climatico.
Infatti, tale asserzione, non tiene affatto conto che per alimentare gli allevamenti si producono foraggi di vario tipo, e che per la loro produzione, a loro volta fissano quantitativi di ossigeno nell’atmosfera, assai superiori all’anidride carbonica prodotta dai processi di respirazione degli allevamenti citati.

Uno studio scientifico pubblicato su “Translational Animal Science” , prodotto dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, dell’Universita’ Federico II. di Napoli, ha infatti dimostrato che la fissazione di ossigeno supera del 10 per cento, la produzione nociva di anidride carbonica.

Tutto questo per dire cosa?
Che le responsabilita’ del cambiamento climatico e’ fasullo volerle imputare ai normali allevamenti animali!
Anche i reflui ed il letame provenienti da dette attivita’ provocano inquinamento del suolo solo se non gestiti con criteri agronomici e di depurazione.
Anzi c’e’ da considerare che il letame e’ una fonte unica di fertilizzazione del suolo e conseguentemente di nutrimento per tutti i tipi di vegetazione.

Siano queste spontanee o di coltivazione per usi alimentari o meno.
Ora, ognuno e’ libero di essere vegetariano, o meno, ma occorre non dimenticare che il suolo si fertilizza naturalmente solo se disponiamo di deiezioni animali. Perche’ le altre operazioni agronomiche; come il sovescio ed altro, finiscono solo per integrare il rinnovo di fertilizzazione del suolo, non la sostituiscono!

 

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