Libri- Donne e un filo di seta di Antonella Cappelletto

DI MARCO MICHELE CAZZELLA

Scritto abilmente dalla bravissima Antonella Cappelletto in prima persona, racconta di una donna che, privata della madre a causa di una gravissima malattia, viene cresciuta dal padre.

Un racconto biografico e introspettivo che si apre con un sogno per raccontare appunto una vita, quella di Amanda, una donna temprata dalle sofferenze.

Un testo dal carattere forte, perché parla di temi veramente profondi, ma lo fa in maniera delicata dato che alla base di tutto vi è l’amore di una figlia verso il proprio padre.

Davvero commovente, capace di far vibrare le corde del cuore toccando fin dentro l’anima, con la sua infinita dolcezza, pur parlando di qualcosa di grave e di attuale e infine ponendo questo interrogativo: “Che cosa saremmo disposti a fare per amore di qualcuno?” Da evidenziare inoltre la bellissima introduzione, illuminante e riflessiva.

In definitiva un racconto breve, appartenente all’antologia “Donne e un filo di seta”, che avvolge col suo calore e che trasmette tanto amore. Consigliato a tutti coloro che cercano una storia di vita vera e che non hanno paura di affrontare certi temi.

SINOSSI: 10 Donne superano l’ostacolo di uno dei periodi più bui della storia uscendo allo scoperto per mostrare quanto la forza e il desiderio di farcela possano realmente cambiare il destino. Un libro scritto totalmente in smart working mette a nudo emozioni intense e esperienze concrete per affrontare il disagio di vivere, la paura di farcela, il timore di ferire o essere ferite.

Eleonora Barile, Eliana Cantaro, Antonella Cappelletto, Chiara De Santo, Rosanna Fabbricatore, Rachele Manzoni, Emma Marzi, Romina Rizzo, Rita Rosta, Laura Salierno.

Lontane geograficamente, si conoscono su Facebook e trovano il modo di connettersi per condividere i profondi risvolti che spingono l’animo umano a trovare una soluzione, anche nei momenti più difficili.

Nasce così un’opera che germoglia in una stagione sociale depressa e fragile, mentre la paura si diffonde e ci isola, ognuna nelle proprie abitazioni, lontane dal lavoro dagli amici, dai parenti.

Dieci donne alzano la testa e manifestano la fermezza di voler pensare al dopo, al futuro, per se stesse e per tutti.

Donne, madri, figlie, sorelle, amiche: potreste incontrarle al supermercato con il volto protetto dalla mascherina senza rendervi conto che accanto a voi sta spingendo il carrello qualcuno che ha scelto di dire Io ci sono!

La lettura dei dieci racconti accompagnerà i vostri momenti di raccoglimento con grazia e autenticità.

Il libro scritto a 20 mani è il contributo che vogliamo dare all’umanità in un momento particolare con l’intento di esprimere quanto di più caro abbiamo vissuto.

Una madre sculaccia il figlio che ha rovesciato il latte sul tavolo. Che reazione eccessiva! Per così poco non era il caso. Ma il bambino sa che cosa fa veramente soffrire la madre, e anche se lei non lo dice apertamente lui le fa sapere che sa.

E si offende, o smette di parlare, per farla sentire in colpa, o la abbraccia per farsi carico delle sue pene. In una soffitta all’ultimo piano di una modesta abitazione una madre disprezza i suoi figli, mentre le sue guance scottano ancora dei pugni che le ha sferrato suo marito.

Un figlio dorme in mezzo ai genitori per proteggere la dignità di sua madre; una bambina da poco diventata grande ingurgita tutto ciò che trova per cercare di dare un nome a quel sapore insipido che ha la sua esistenza colma di tutto e vuota d’amore, mentre una ragazza sputa la saliva amara di quelle ruvide pastiglie bianche appena vomitate.

L’impotenza a reagire quando hai paura è il veleno più potente al mondo: paralizza ogni capacità di reazione, e anche se sogni di fuggire via ti ritrovi incatenata per anni al muro delle folli ossessioni di un pazzo.

Altrove in un ospedale la vischiosità di certe sofferenze ti strappa dal cuore la voglia di continuare mentre tuo figlio appena nato scivola via al suo destino.

La malattia, la nostra e quella dei nostri cari, la vita contro la morte, l’attesa che combatte con il tempo e poi l’arrivo dell’amore: questi sono i catalizzatori che spostano e ridimensionano anche le menti più abitudinarie e spingono anche il più pigro dei flemmatici a sperimentare una soluzione per tornare a respirare.

Solo da adulti possiamo compiere una scelta per salvaguardare il gruppo di appartenenza. Già, ma quando si diventa adulti? Quando una bambina diventa donna, qual è il dettaglio che ci permette di comprendere che il passaggio sia avvenuto?

Possiamo permettere al dolore di farci crescere senza annientarci? L’indifferenza ci protegge davvero da chi o cosa vuole uccidere i nostri sogni? Possiamo trasformare il cinismo in lezione e con l’insegnamento essere di esempio?

Si, si può, ma non prima di aver sperimentato la solitudine dell’essersi isolati nel cassetto dei ricordi come un racconto non ancora terminato, o un conto da pagare.

Magico e audace, descrivetelo come desiderate, quando lo consiglierete a coloro che amate non potrete fare a meno di raccogliere gratitudine. Il desiderio di tutte le autrici che hanno partecipato al progetto, oggi, è di continuare a scrivere.

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