L’importanza del silenzio

DI SILVANA PINTO

Stasera ho voglia di scrivere perché ho poca voglia di parlare… potreste pensare che scrivere o parlare sono la stessa cosa, che sono due modi di comunicare magari lo stesso pensiero, ma non lo è …

Ad esempio io quando scrivo libero ciò che ho nell’anima, cosa che non riesco al momento più a fare… quando penso che devo parlare a qualcuno di me, dei miei problemi, di tutto quello che mi porto dentro, mi irrigidisco, mi blocco.

Mi si annebbia il cervello. Credo che sia tempo sprecato perché credo che nessuno ascolti davvero quello che dico. Sì magari fanno finta, mostrandosi interessati ma poi ti parlano sopra, ti interrompono, accavallando le loro parole alle tue. Quello è il momento che mi fa capire: ma che cavolo parlo a fare?

Sapete qual è la verità? Che il mio silenzio, quello dove navigano i miei pensieri, i miei problemi, le mie ansie, inquietudini, è l’unica voce che realmente ascolta ciò che dico.

Il silenzio è l’unico modo efficace per attraversarsi, guardarsi dentro, piangere, sfogarsi, non mostrare ad alcuno uno spettacolo così riservato e intimo…

Quante cose si imparano dal silenzio, tante che non potete immaginare.
Il silenzio è clemente, non ti mette fretta, ti aspetta, ti accarezza, ti ascolta, il silenzio dà senso a tantissime cose.
Sapete cosa anche credo?

Credo che questo ritrovato mio silenzio sia una silente risposta per tutte quelle infinite parole che ho sprecato nel mio passato. È un silenzio selettivo, intelligente, istruttivo.

Nel mio silenzio ascolto la voce più sincera: la mia, quella che mi mette faccia a faccia con la mia anima…che non mi tradisce perché altresì non sarei sincera con me stessa.

Vi assicuro che non sono una persona ermetica, tutt’altro, sono solo una donna fortemente indipendente che vive in silenzio la sua vita, centellinando parole e sentimenti.

Immagine tratta dal web

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