L’omofobia non è una scelta o un’opinione, è violenza, odio, discriminazione e insulto

di Michele Piras

“I cattolici potrebbero essere perseguiti…”.
È la nuova balla spaziale che occupa i titoli e i commenti di coloro che vogliono svuotare il #ddlZan.

“Ama il prossimo tuo”.
Diceva il Cristo nazareno.
Dov’è la libertà, dunque, invocata da chi si erge a voce dei seguaci di Gesù?
Perché (al di la delle sciocchezze che si sentono e si leggono e della propaganda reazionaria) nessuno proibirà ad altri di sostenere la propria preferenza per la cosiddetta famiglia tradizionale, di pensare o dire che un bambino ha bisogno di un padre e di una madre.
L’omofobia infatti non è una scelta o un’opinione, entrambe tutelate come diritti dalla Costituzione della Repubblica, che è democratica e antifascista.
L’omofobia è violenza, odio, discriminazione e insulto.
E poiché nessuno di noi ha mai pensato per un attimo che i veri cattolici possano pretendere il diritto di insultare gli altri per le loro scelte e orientamenti, si tratta dunque di capire cosa vogliano coloro che la religione la usano per i loro fini particolari.
Cosa vogliano i clerico fascisti, i reazionari, gli oscurantisti, quelli che usano il crocifisso come una clava contro gli altrui diritti.
Perché essi sanno benissimo ciò che fanno e lo fanno con dolo e intenzione, sostituendo l’amore per gli altri con l’odio.
E allo stesso tempo insultano la memoria e il messaggio più profondo del figlio di quel Dio che dicono di venerare.
Non un passo indietro dunque e nessuna guerra a chi professa una fede, liberamente e coerentemente.
Perché qui non si tratta in alcuna maniera di mancare di rispetto al Mondo cattolico o ai cattolici, non si tratta di mettere la museruola a nessuno, ma di affermare un punto di civiltà, il rispetto di ognuno e il principio sacro dello Stato laico.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 4 persone, persone in piedi e attività all'aperto

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità