Ed eccoci all’ultimo buongiorno dell’anno! Lo farò con Ianus Bifrons, una delle più antiche divinità
dei latini e dei romani, venerata fin dagli albori della città di Roma. Raffigurato con due volti, uno
speculare all’altro.
Ti chiederai perché Giano e cosa c’entra mai con l’ultimo giorno dell’anno?
Intanto diciamo che lui, Giano, è il dio degli inizi, delle porte e dei passaggi.
Il dio bifronte, infatti, con il suo guardare al futuro ed al passato contemporaneamente
rappresentava il dio dei momenti di passaggio e del ciclo delle stagioni.
Come non potrei
rappresentare il 31 Dicembre se non con l’immagine di Giano che guarda sia al passato sia al
futuro?
A breve inizierà gennaio, il primo mese dell’anno dedicato a Giano, cioè il primo mese dopo il
E mai
come quest’anno speriamo nella luce fuori dalle tenebre. Siamo tutti d’accordo vero? Salutiamo
questo nuovo anno con l’augurio che sia riflessivo, silenzioso, e pieno di nuovi propositi che
riguardano l’anima. Come non ascoltare la madre delle madri!
“Cosa posso dirvi per aiutarvi a vivere meglio in questo anno?
Sorridetevi gli uni gli altri;
sorridete a vostra moglie
a vostro marito
ai vostri figli
alle persone con le quali lavorate
a chi vi comanda;
sorridetevi a vicenda;
questo vi aiuterà a crescere nell’amore
perché il sorriso è il frutto dell’amore.”
Non sarebbe male coltivare i suggerimenti di Madre Teresa di Calcutta, perché il nuovo anno sia
sorridente, anche senza tanti propositi, i soliti peraltro, brindando al nuovo inizio. Si, i soliti
propositi di rinnovamento, di tante speranze, di tanti vogliosi desideri di rinascita! Io penserei
invece a tante distanze da abbattere e vuoti da colmare, ma soprattutto a tanta vita da
conquistare!
E’ importante affrontare nel modo giusto questo momento di transito, dal vecchio al nuovo,
perché potrebbe essere al contrario emotivamente intenso e positivo.
©® Copyright foto di Danila Ferlini
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