Nuovo assegno unico: a chi spetta, a quanto ammonta

Nuovo assegno unico: a chi spetta, a quanto ammonta

L’assegno unico è la nuova misura a sostegno delle famiglie che entrerà in vigore a partire da marzo 2022. Tale sostegno sarà erogato prendendo in considerazione l’ISEE e la composizione del nucleo familiare.

È una misura che andrà a sostituire le previsioni di sostegno alle famiglie presenti attualmente e, in caso di nuovi nati, spetterà a decorrere dal settimo mese di gravidanza.

La domanda di assegno potrà essere presentata all’INPS – in modalità telematica o tramite un patronato – a partire dall’ 1 gennaio di ciascun anno e coprirà il periodo compreso tra il mese marzo dell’anno di presentazione e febbraio dell’anno successivo.

L’assegno viene riconosciuto nel pieno interesse della prole e, pertanto, spetta in parti uguali ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale.
Più nello specifico, analizzando direttamente il testo della normativa, all’art. 2 comma 2 del decreto è previsto: “L’assegno di cui all’articolo 1 spetta, nell’interesse del figlio, in parti uguali a chi esercita la responsabilità genitoriale, salvo quanto previsto dall’articolo 6, commi 4 e 5“; e più precisamente i commi 4 e 5 dell’art. 6 appena richiamato definiscono: 4) “L’assegno è corrisposto dall’INPS ed è erogato al richiedente ovvero, a richiesta, anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale. In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato” ; 5) “I figli maggiorenni di cui all’articolo 2 possono presentare la domanda di cui al comma 1 in sostituzione dei genitori secondo le modalità di cui al presente articolo e richiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante”

Ma, una domanda può sorgere: in caso di separazione e divorzio cosa accade quindi?

Dalla lettura del dettato normativo appena richiamato, sembra emergere che se i figli di genitori separati o divorziati vengono affidati a entrambi, l’importo dell’assegno viene riconosciuto in misura uguale tra i genitori, mentre se i figli vengono affidati a un solo genitore, a questo sarà riconosciuto l’assegno nella sua interezza, salvo diverso accordo tra le parti.

Chiaro è che l’introduzione dell’assegno unico avrà un peso in relazione alla determinazione dell’assegno di mantenimento e ciò, soprattutto, in virtù delle modalità di riconoscimento.

Al di là della disposizione richiamata restano, ad ogni modo, aperti diversi interrogativi soprattutto con riferimento alle modalità di richiesta, presentazione ed erogazione in caso di separazione e divorzio, con riferimento ai figli nati fuori dal matrimonio, ma anche in caso di eventi modificativi che incidono, ad esempio, sulla responsabilità genitoriale in capo ad un genitore e che potrebbero portare ad una necessaria revisione.

A proposito sarà, quindi, necessario attendere le apposite delucidazioni del caso. (FONTE: Faro Giuridico)

#dirittodifamiglia

*Immagine web

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità